sabato 2 maggio 2009

primo


Ero seduto per terra, vicino al fiume, in una luminosa giornata primaverile. Intorno a me le cime dei monti, ormai spoglie dalla neve invernale, si stagliavano sul cielo limpido. L'aria fresca della sera stava rinfrescando il microcosmo del bosco dall'arsura del sole. Ero lì da ore, in silenzio. Ero intento ad ascoltare i mille suoni, le mille iterazioni generate dalle infinite relazioni fra gli esseri, vivi, che brulicavano, prosperavano o morivano intorno a me. Le apparenti individualità danzavano armoniosamente in un continuo ciclo di fenomeni interdipendenti, dando vita a nascoste dinamiche non lineari, a sistemi autopoietici che esplicavano solo superficialmente la loro bellezza.


“liberi.

ecco, vogliamo sentirci così: liberi.

di pensare, di agire ma anche di sentire, di vivere le emozioni secondo nostra coscienza. liberi dal peso che ci portiamo dentro - tutti, anche se può cambiare il contenuto del fardello che ci trasciniamo - il peso della famiglia, dei condizionamenti, della morale, dell'anti morale, della rabbia o dell'amore.

chi è libero? colui che scende in tutti gli abissi, che rompe tutte le catene, che supera i dogmi sociali, il perbenismo, che a tutto è disposto pur di difendere il proprio agire indipendente? antagonisti, anticonformisti, libertini... sono loro liberi o sono schiavi del proprio ego, della loro ribellione ai dogmi, dei propri desideri, praticamente schiavi della loro libertà?

dimmi tu, monaco, sei tu invece più libero di loro? non hai attaccamento alle cose terrene, hai sopito il desiderio, non hai esigenze, quasi non ti importa della tua stessa vita. ma non sei anche tu imprigionato nella tua etica, nella tua religione, non sei rinchiuso nella botte di Diogene? Non senti il peso dell'osservare le regole che ti sei imposto? è vero, se dentro sei realmente realizzato, potrai dire che la tua è libertà, perchè hai scelto non cosa fare ma chi essere, che le tue apparenti privazioni sono in realtà ciò che vuoi. ma se ammettiamo che anche i primi abbiano coscienza di loro stessi, che abbiamo scelto anche loro, dov'è dunque la verità?

e tu che sei innamorato invece della tua donna, ti senti libero? sei sollevato dal bisogno sessuale, hai affetto, dai e ricevi amore. sei libero dalla solitudine. ma dentro te stesso non ti poni delle domande, non immagini qualcos'altro? riesci a immaginarti per sempre con la tua unica moglie, oppure ancor più difficile riesci a tradirla senza sentimento di colpa? Non ti senti mai imprigionato nelle continue difficoltà del vostro rapporto?

la bella ragazza lì dietro invece, sensuale e viva, passa da un amante all'altro, da una relazione ad un'altra, da un incarico lavorativo ad un altro, vive sola assorta nel suo lavoro, è apparentemente senza paure, emancipata, ma non è anche lei attrice di una scena ciclica, che ripete ormai da troppi anni, tanto ormai da considerarla assodata, reale senza rendersi conto del teatro che di volta in volta imbastisce?

non siamo quindi tutti, infine, prigionieri della gabbia della nostra realtà, della coscienza che ci siamo costruiti esattamente come siamo artefici dei nostri sogni?”


fu allora che il vecchio si fece sentire

“il sentirsi liberi non esiste, è un'invenzione della tua mente, così come il sentirsi prigionieri. esistono invece i fenomeni, le azioni e le conseguenze delle nostre azioni con i moti dell'animo relativi a quello che abbiamo radicato dentro, radicato così in profondità che neanche siamo più in grado di ricordare da dove viene. ma non dobbiamo per questo disperare per le infinite domande irrisolte, per i dubbi che dentro ci attanagliano in alcuni momenti. dovremmo attraversare i nostri anni con serenità, senza rammaricarci per le nostre azioni ma semplicemente amando. guardiamoci adesso, siamo VIVI, non importa ciò che è stato fatto o se fosse giusto, non importa quale tranello ci siamo autocostruiti: abbiamo vissuto quell'esperienza. il passato ci ha arricchito mentre il futuro è ancora da scrivere, inutile immaginarlo. la vita invece è adesso. Sei giovane e la tua mente vola, è normale. Alleggerisciti, smettila di pensare e semplicemente ascolta"

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