venerdì 30 luglio 2010

teufelea


avevamo poco più di 20 anni. eravamo come sempre ubriachi, ad un incrocio vedemmo un telo bianco calare mestamente su un corpo inanime. ne parlammo brevemente e animatamente.
forse non ti ricordi neanche di quell'aneddoto, ma la piazza della fiamma perenne di teufelea con i suoi sventurati relegati nell'indifferenza dei passanti mi ha fatto riaffiorare quel momento.

teufelea e le sue storie. le tue storie. i tuoi temi. una città avvolta dalla notte perenne dell'individualismo, del proprio piccolo vantaggio, dell'incomunicabilità, delle relazioni fatue e diffidenti, delle pulsioni ludiche mirate ad un lussurioso egocentrismo. ricca di fanciulle vezzose, spesso invaghite dei personaggi carismatici e vissuti che la popolano eppur senza una reale funzione nelle loro vite, sempre pronte ad assecondarli senza una propria personalità. un inferno allucinato da sostanze psicotrope avulso da ogni senso di responsabilità o comunità, con alla base il rispetto individuale come unica linea di demarcazione con il caos. un mondo ricco di personaggi caricaturali e grotteschi, parenti stretti degli esseri deformi che popolano i film di jodorowsky in cui dominano le situazioni paradossali di potere e del suo abuso, come a Salò e le sue 120 giornate. un mondo onirico, alla fine non tanto diverso da quello intorno a noi.

fa effetto leggere il libro di un amico, si legge fra le righe quello che è impossibile leggere fra le righe degli altri libri.

karma


non che avessi dei dubbi, ma ieri sera ho avuto l'ennesima conferma: il karma esiste, lo creiamo noi con le nostre scelte e pulsioni. no, dai, l'aneddoto è sciocco e noiso, ma mi ha fatto sorridere.
tutto ci ritorna indietro e a volte la ruota fa il suo giro in una manciata di ore...

venerdì 16 luglio 2010

segni


ecco, quando si è ragazzini in fondo si è puri. certo, c'è un bagaglio dettato dalle esperienze familiari, degli amici della scuola, a volte ci sono anche situazioni non facili. ma in fondo fino a 15 anni la coscienza di se stessi, lo sviluppo della propria personalità e della propria visione emergente sono appena iniziati.

con il tempo la vita inizia a porci delle scelte, dei passaggi iniziatici. cominciamo ad entrare nel fantastico mondo delle relazioni umane e sentimentali, scegliamo effettivamente il tipo di persone che vogliamo avere accanto durante il viaggio, scegliamo, più o meno consapevolmente, chi essere.
però iniziamo anche a soffrire, apprendiamo come la vita ti scaraventi in alti apici e poi di botto ti incolli il culo per terra.
e tutto diventa più difficile.
perchè le sofferenze fanno maturare ma lasciano dei segni indelebili, anche solo nel nostro inconscio. iniziano i confronti con il passato, nascono le aspettative per un futuro che sulla soglia dei 30 ormai è in itinere e non appare più una terra lontana da raggiungere quanto una terra da esplorare ora.

soprattutto i rapporti sentimentali non sono più scritti all'inizio di una pagina bianca, ma le nuove storie iniziano dopo molti capitoli, pieni di strafalcioni e correzioni. e anche se non si dovrebbe si fanno paragoni, si prova ad aggiustare il tiro, a capire dove si è sbagliato. ed ecco che si prova ad entrare in autoanalisi, a capire il motivo dei propri modi di porsi, ci si domanda il perchè di tante situazioni che, ormai è chiaro, sono recidive.

'somma un casino, cazzo quando iniziano le ferie?

martedì 6 luglio 2010

tarrocchi


il nuovo proposito è di imparare a leggere i tarocchi. secondo il metodo di Jodorowsky. Il caro Jodo fra libri, film e fumetti mi ha già regalato diverse perle che hanno costellato il cambiamento di paradigma che si è abbattuto sulla mia povera e limitata coscienza negli ultimi anni. ora incuriosito dal suo approccio distante dai valori esoterici e più vicino agli archetipi junghiani ho iniziato a leggere un libro introduttivo: gli arcani maggiori hanno una simbologia che affonda le proprie radici in quel patrimonio comune alle culture precattoliche ma la cui genesi rimane ignota. come i miti, le carte dei tarocchi rappresentano l'inconscio collettivo, non riconducibile ad un'origine nota e uniforme ma che serve a delineare (ed esorcizzare) le paure e i drammi della vita umana che vengono tramandati di generazione in generazione. sono i sogni dei popoli. le contaminazioni con gli elementi e la mitologia, le allusioni religiose ed esoteriche, le simmetrie con la cabala e con alcuni tratti del misticismo orientale rendono i tarocchi affascinanti e inafferabili.

l'entusiasmo iniziale è stato affievolito dalla complessità della materia e dalla difficoltà di apprendere un'arte irrazionale e che non può essere trasmessa tramite un metodo analitico ma esclusivamente esperienziale. ma in fondo non può essere peggio del tantra e del resto fretta non ne ho.