venerdì 11 settembre 2009

sospeso




settembre è ormai inoltrato, l'estate è un ricordo, tutto è in procinto di, ma adesso è ancora fermo.
non mi è mai piaciuto questo periodo dell'anno.
sono ritornato in carcere ma il progetto non si è ancora rimesso in moto e ho cominciato gli allenamenti di basket ma ancora non si sa in quale campionato si gioca e sto cambiando casa ma non ho ancora definito l'accordo e mia mamma che è sempre lì un po' così e il cimitero da mia nonna e mia sorella che il tipo l'ha mollata e non ha più una casa e i gatti e il sito per l'associazione otonga e i clienti al lavoro che stressano e la revisione e la macchina che non parte e il pc che si è rotto e ho perso le chiavi di casa e i service e la trasferta a brescia e la mia amica tedesca che è venuta a trovarmi e la lavatrice che perde e tutte le minchiate quotidiane che so che quando mi pesano dipende solo da me e che se sono nervoso e insofferente sono io e non il mondo che mi gira intorno intorno a tuttotondo girogirotondo casca il mondo casca la terra tutti giù per terra

[] pausa. [] respiro. [] calma.

avverto un'atmosfera di ansia, lattiginosa, il sistema nervoso contratto e tirato, sento ogni lembo del mio corpo in una leggera tensione che qualche nostalgico potrebbe interpretare come slancio verso il futuro, ma che a me invece, che nostalgico non sono, indispettisce solo. settembre per me è così, è un' attesa, un limbo indefinito la cui nebbia si dirada solo verso la fine del mese. unica salvezza è pensare alla vacuità di tutto ciò, riprendere le redini e il controllo sugli impulsi che il mio stupidissimo cervello mi inietta nella coscienza.

in tutto questo, assolutamente indifferente e ovviamente incosapevole dei miei piccoli isterismi, il 9 09 2009 alle 6 del mattino è nata BEATRICE, la figlia di J.

J. ed io ci conosciamo da 18 anni e abbiamo condiviso praticamente tutto delle nostre esistenze, a volte parlandoci in modo così aperto e intimo da rimanerne commossi. abbiamo attraversato i nostri cambiamenti, influenzandoci a vicenda. 32 mesi fa eravamo in un fabbricone in cui fra i corpi deliranti rimbombava una musica in 4/4, ubriachi, cercavamo del fumo. avevamo invece trovato una pasticca. erano gli ultimi mesi della nostra giovinezza curiosa e cazzona. poi lui partì per il brasile e dopo 3 mesi tornò cambiato come mai ho visto cambiare qualcuno. e il suo cambiamento mi spalancò qualcosa dentro, come un'epifania. ricordo ancora vividamente quel periodo di calma e consapevolezza estrema. era il cambiamento che forse cercavo da tempo ma lui me lo presentò lì, davanti a me, abbagliante e nitido. pochi mesi dopo si sposò con C., conosciuta in brasile. 2 giorni fa è nata BEATRICE. muoio dalla voglia di vederla, di vederlo. con in braccio lei. mi chiedo come sarà, mi chiedo come questo miracolo entrerà in lui, vorrei osservarlo da dentro, perchè per me la nascita di un figlio è ancora un mistero inviolabile.

muoio dalla voglia di vederlo, ma non l'ho ancora fatto. un'altra attesa.
basta, da domani...

4 commenti:

  1. A me settembre invece piace, proprio perchè, come dici tu, è un periodo indefinito, di attesa, non ci sono feste o ricorrenze nè grandi impegni, è un mese pacato, mite, di passaggio... E' un mese senza grandi pretese e mi dà pace...

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  2. oh ciao elettra! l'attesa o l'indefinito sono linea di confine fra sottile piacere e ansioso fastidio... siamo dalla parte opposta della linea mi sa ;)

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  3. cugino.. tra le tante scadenze ti sei dimenticato il rinnovo della patente :)).. Meno male che ci sono io che ti faccio tornare di buon umore con queste info...

    dai ci vediamo stasera ad allenamento cosi ti schiaccio un po in faccia!!

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  4. e invece ti stupirò: scade nel 2013, perchè nel frattempo ho fatto la A nel 2003!

    visto come sono diventato preciso?? e tu che ti eri creduto che me lo fossi dimenticato....

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