mercoledì 17 giugno 2009
tempo
"Guarda questa porta carraia nano, essa ha due fronti. Due strade si congiungono qui: nessuno finora le ha percorse fino in fondo. Questa lunga strada all’indietro: essa dura un’eternità. E quella lunga in avanti: è un’altra eternità. Qui, sotto questa porta, è il punto in cui esse si congiungono. Il nome della porta sta scritto sopra di essa: “attimo”.
Ma chi si inoltrasse su una di esse e andasse sempre più lontano: credi tu, nano, che queste strade si contraddirebbero in eterno?"
"Tutto ciò che è diritto mente - borbottò sprezzante il nano - Ogni verità è curva, il tempo stesso è un circolo."
"Spirito di gravità - dissi adirato - non farti le cose troppo facili! Guarda questo attimo! Da qui si snoda all’indietro una strada lunga, eterna: dietro di noi giace un’eternità. Non deve, ciò che di tutte le cose può camminare, aver già percorso questa strada? Non deve, ciò che di tutte le cose può accadere, essere già una volta accaduto? E se tutto è già esistito: che cosa pensi, nano, di questo attimo? Non sono tutte le cose così saldamente annodate che questo attimo si trae dietro tutte le cose avvenire? Dunque anche se stesso?"
Della visione e dell’enigma
F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra
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