martedì 18 maggio 2010

solidità


la solidità è sempre stato un mio chiodo fisso, fin da bambino. osservavo un oggetto e mi balzavano in testa mille domande sulla sua natura, su com'era fatto e su come funzionava. se potevo lo smontavo. ma arrivato all'impossibilità di dividere ulteriormente le sue parti immaginavo di immergermi nella sua materia e di comprenderne la natura intrinseca. perchè quando ero bambino interpretavo gli oggetti come se avessero un'esistenza loro, inerente.

volevo sapere da cosa erano fatte le cose

crescendo poi ho appreso qualcosina in più. ho studiato l'atomo con i disegnini prima e con le funzioni di distribuzione dopo. ho quindi scoperto che ogni oggetto che a me sembra solido, compatto, è in realtà sostanzialmente vuoto, come una galassia in cui fra i vari corpi celesti intercorrono distanze milioni di volte più grandi delle dimensioni dei singoli pianeti. poi ho imparato che l'atomo non esiste. che l'elettrone non è una cosa, ma un fenomeno. è composto da altri eventi che in media creano quello che noi chiamiamo elettrone (o protone o neutrone). e che qualsiasi di queste particelle subatomiche (i vari tipi di leptoni e adroni) è nuovamente composta da milioni di iterazioni con altre particelle ancora più piccole che si scompongono e ricompongono in continuazione.

le cose non sono fatte da cose, non esistono in quanto tali ma sono fenomeni in continuo divenire

ecco che l'immagine di solidità degli oggetti come se fossero composti da milioni di mattoncini svanisce per lasciare spazio ad un'elegante danza di energia, in cui tutto è in continuo e armonioso mutamento.

ma ciò che ancor più mi interessa oggi è che questa bizzarra caratteristica della materia è speculare in tutto ciò che viviamo. le sofferenze, le relazioni, gli amori o i problemi sociali ed economici ci appaioni solidi e indipendenti da noi, ma non lo sono. sono interdipendenti e vuoti di esistenza inerente, direbbe qualcuno. beh, in effetti quella che a me è sembrata un'incredibile evoluzione della comprensione della vita è stato invece intuito e insegnato giusto qualche migliaio di anni fa. ma che cazzo ci fanno studiare a scuola????

2 commenti:

  1. non lo so, ma a scuola la fisica e la chimica me le avevano fatte schifare..quanto invece le ho trovate affascinanti quando ho iniziato a studiarle da sola..

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  2. a me sono sempre piaciute, sono sempre stato affascinato dalla fisica e dalla matematica, soprattutto dalle implicazioni che comportavano le teorie scoperte dalla fine dell'800 in poi: la misera caduta della fisica di Newton, semplice e lineare, per l'affermarsi di un mondo nuovo, immensamente più complesso e non deterministico...

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