mercoledì 30 dicembre 2009

dicembre


e così pure sto mese è passato... e non ho più scritto manco un post. perchè non è successo niente, direte voi. e invece di cose ne sono successe tante e avrei potuto scriverne decine. avrei potuto scrivere dei piccoli duomi milanesi per turisti che credendosi gli aerei dell'American Airlines si sono schiantati sul presidente del consiglio che sì, è caduto come le torri, ma poi si è rialzato... così come avrei potuto scrivere dello scivolone del papa o del vertice di Copenhagen, o di quanto hanno speso gli italiani quest'anno a Natale per comprare regali e panettoni o del gelo polare che si è abbattuto sulla vecchia Torino. avrei potuto scrivere dei giorni di lavoro folli relativi a settimane di acquisti folli, avrei potuto scrivere delle serate trascorse a sistemare casa o di quelle (poche) passate con i vecchi amici o di quella passata a fare l'ex-giuovane clubber, avrei potuto scrivere di Sophi, la gatta ciociara momentaneamente ospite, avrei potuto scrivere del giro allucinante di traslochi e svuotamento case che ha coinvolto la mia famiglia in toto nel giro di 2 mesi... 'somma ne sono successe di cazzate.

tutto questo è assolutamente marginale, relegato alle preoccupazioni vuote, che pure sul momento ci sembrano di vitale importanza, della vita quotidiana.

in realtà nel mese trascorso avrei voluto raccontare due storie: quella di R.ino e di M.P. (che sta per Mio Papà o Mio Padre, a seconda del tono lessicale che si vuol dare).

R.ino, collega mio e del Fisa, è un gran personaggio, un po' come credo tutti quelli che popolano questo blog. R.ino è barotto in toto per quanto abbia vissuto qualche scampolo di vita cittadina, abita a Villanova - che se lo cercate sulla cartina col cazzo che lo trovate - ed è sposato da qualche anno. nella vita ha fatto un po' di tutto tranne che studiare e si è specializzato in service audio e soprattutto luci. ed è sveglio di brutto. è un po' come quei personaggi scanzonati che si ritrovano nelle commedie teatrali, apparentemente sempliciotti ma in realtà furbi, abili conoscitori dell'animo umano ma che sanno anche prendersene gioco, cambiando qualche connotato lo vedrei bene in una commedia di Plauto.
ecco, R.ino ha vissuto un natale davvero strano: sua madre è stata operata di tumore lo stesso giorno in cui gli è nato il primo figlio, Paolo. giornatona.

ma non è il solo ad aver passato un natale imprevisto, anche M.P., seppur con minor adrenalina, mi ha sconvolto. Candido come la neve mi ha "comunicato", come dice lui, che la sua relazione con C. era giunta al termine. a 63 anni, dopo un matrimonio fallito con mia madre e una seconda convivenza di 18 anni si ritrova di nuovo single. le feste le sta passando a dividere casa: dividere nel vero senso della parola perchè vivevano in 2 villette a schiera contigue a cui avevano eliminato i muri e ora li stanno ritirando su...

ennesima conferma che le relazioni affettive nella mia famiglia sono destinate a non durare, fra tutti siamo un vero disastro e combattere dei samskara del genere non sarà affatto facile.

domani è l'ultimo dell'anno, lavoro fino a sera e non ho la minima idea di come passerò il veglione. ho preso in considerazione anche l'ipotesi di starmene a casa tranquillo, qui di tumulti ce ne sono già stati parecchi. speriamo in sto 2010 va'...

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