mercoledì 29 settembre 2010
lunedì 20 settembre 2010
bello
in mezzo al bello ci si sente bene.
certo, bella scoperta.
però come ogni faccenda banale e scontata anche questa presenta diversi gradi di consapevolezza - un po' come quando si legge il vangelo che dice che bisogna essere buoni e giusti. ma certo che bisogna essere buoni e giusti, c'è mica bisogno di dirlo no? e poi, scusate, ma cos'è il bello? nel secolo del relativismo e del consumismo chi può ormai parlare del bello? Sgarbi? Celentano? un tipo che conosco, ma che conosco proprio bene, considera la bellezza, tanta o poca che sia, come una proprietà intrinseca di ogni fenomeno o cosa, in particolare la bellezza, secondo lui, è proporzionale al grado di organizzazione di una struttura complessa, in pratica all'aumentare della bellezza dimininuisce l'entropia dell'universo con conseguente estinzione dello stesso... come dire: bello da morire - dunque dicevamo del bello. qualche settimana fa i miei occhi si posavano delicatamente su costiere accrocchiate fra distese di limoni intenti ad osservare il blu sconfinato del mare, mi sono poi immerso in boschi silenziosi e bui che erano rischiarati solo dal baluginare sottile di una nuvola tenue di luce che cadeva nientepopòdimenoche dalla ormai quasi mai visibile (per me) via lattea, ho camminato in vicoli di ciottoli antichi attorniati da borgate i cui blocchi di pietra trasudano storia e poesia...
ecco, stranamente la mia testa in quei giorni era tutto un fiorire di fantasie, di racconti metaforici ricchi di vocaboli subliminali, di idee astratte che prendevano forma in personaggi mai immaginati.
poi sono tornato a torino, alla routine, all'immancabile tangenziale (che però a dire il vero regala tramonti supremi) e alle solite cose. e l'unica roba che ho scritto è stato di una cagata...
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mercoledì 8 settembre 2010
corsa
il solito incosciente che corre in moto, tiè, eccolo lì, ma se guida così non dura tanto... passa con il rosso, supera a destra, se ne sta lì tutto rannicchiato manco fosse alla moto, lì... come si chiama, la moto Gippì... vabbè ma non giudicare così, pensa, magari ha i suoi motivi per andare così veloce, magari è capitato qualcosa! ma figurati, quello è un pirla, prima ci ha pure tagliato la strada, e poi hai visto che occhi allucinati?? cosa gli sarà mai successo?? sarà strafatto di chissà cosa... che so', magari invece è andato a fare un aperitivo con una sua amica e lei era lì con tutte le colleghe gnocche dell'ufficio che non aveva mai visto prima, e mentre faceva il carino e il simpatico lo stomaco ha cominciato a tormentarlo con spasmi da intossicazione da chiosco messicano: faceva le foto sorridendo con un cappellino buffo, ricordo di qualche viaggio esotico di qualche fanciulla vezzosa presente, ma in realtà sentiva botti e tumulti da guerriglia urbana nell'intestino e doveva concentrarsi al massimo per non compromettere irrimediabilmente la situazione, ovviamente mantenendo sempre il volto disteso e disinvolto... poi ha sì avvertito una leggera distensione ma il pirla, come l'hai chiamato tu, ha ordinato da bere una bella birra ghiacciata e le sommosse interne sono ricominciate in crescendo finchè giunto ad un culmine insostenibile di dolori lancillanti allo stomaco, con una scusa di comiato, si è precipitato verso casa tu dici? ed è per quello che aveva tanta fretta e se ne stava tutto piegato in avanti sulla moto?? sì, forse, potrebbe essere ma va' là, va...
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